…noi la pensiamo così:
Scegli pure lo strumento che più ti aggrada come conduttore, quello con cui ti trovi meglio, sul cane adulto.
No pettorina sui cuccioli fino almeno a 8 mesi, soprattutto se sono le pettorine che “premono” su spalle e gomiti. Se proprio pettorina deve essere, quella norvegese, ben indossata e stretta al punto giusto.
No pettorina ai cani che sono tiratori seriali, fanno ancora più forza, perdete tanto del vostro controllo sul guinzaglio. Impara a non tirare a collare (fisso) e poi potete rimettere la pettorina.
No collari a strozzo
Semi-strozzo morbidi e su un cane che non tira (e quindi non si strozza) non lo vediamo come un grande problema. Per comodità noi usiamo i guinzagli da retriever e i semi-strozzo in allevamento, nessun cane ha mai avuto problemi.
Qualunque strumento vogliate usare con il vostro cane, la cosa FONDAMENTALE, è saperlo fare in modo corretto
Noi usiamo i collari sui nostri Golden, non perché sono tiratori seriali e quindi non “affogano”, è più sicuro (sfilarsi un collare se ben indossato è molto più difficile che sfilarsi una pettorina, un semi-strozzo poi non è possibile), è più comodo da mettere e togliere, non è ingombrante sul cane come la pettorina, è molto più leggero e meno invasivo.
Per curiosità e per sfatare qualche mito (visto che oggi come oggi sono tutti pro-pettorina ed il collare è visto come “costrizione” e come uno strumento di tortura), vi riporto un articolo interessante.
Collare o Pettorina?
Domanda a bruciapelo, collare o pettorina?
La questione divide il mondo cinofilo: “Cosa dovrebbe indossare il cane?”
La fisioterapista per cani, Britta Kutscher, con un sorprendente appello pro collare…
Collare o Pettorina? Non è una questione di gusto!
Anatomia, biomeccanica e fisica ci dicono invece quale decisione è quella giusta.
Distribuzione della pressione
Per chiarire il punto della discussione, se collare o pettorina siano la scelta giusta per il cane, la cosa migliore da fare è guardare i fatti inerenti la natura. La moda della pettorina è nata da una riflessione fisica corretta: maggiore la superficie di contatto, minore la pressione su un punto. Per distanziarsi da metodi duri si pensava a come togliere pressione dal collo del cane ed è venuta l’idea di distribuire la pressione. Misurazioni con appositi strumenti hanno dimostrato che effettivamente la pressione su un punto diminuisce, però vengono esercitati pressioni su punti che non possono assolutamente sostenere pressioni. L’uso della pettorina può essere giustificato per questioni di salute, ma alla fine la decisione spetta al proprietario.
L’anatomia del collo
Il cane è un cacciatore e nonostante l’addomesticazione ha mantenuto le sue caratteristiche fisiche. Indipendentemente se cane da compagnia o cane da caccia, in linea generale lo scheletro di tutti i cani è uguale, tranne pochi dettagli come ad esempio la forma della testa. E tutti i cani hanno gli stessi muscoli con le stesse funzioni. Da predatore il cane necessita di una muscolatura del collo molto robusta visto che la preda continua a ribellarsi una volta afferrata. Il cane la tiene istintivamente saldamente, non vuole morire di fame. La rachide cervicale è composta da 7 vertebre cervicali ed è la parte più mobile della colonna vertebrale e ammortizza molto bene le strattonate della preda che lotta per la sua vita. Anche cani di piccola taglia possono sopraffare una preda molto più grande di loro. Per esempio un Terrier di piccola stazza è in grado di uccidere un cervo, con grande stupore del suo proprietario.
L’uso della pettorina è destinato ad alleviare il collo del cane.
Caso particolare cani da slitta
Il punto di traino della pettorina per Husky è alla base della coda e permette a tutto il corpo di agire liberamente. L’alta forza di traino è richiesta sempre solo per poco tempo, il peso da trainare solitamente si divide su diversi cani e il cane da slitta cammina quasi sempre con il rimorchio praticamente in orizzontale, per citare solo alcune caratteristiche di questa particolare pettorina.
L’idea di far indossare una pettorina non è una invenzione degli addestratori moderni. Ha le sue origini nel lavoro dei cani da slitta. Così un Husky tira una slitta senza subire danni. Però si tratta di una pettorina concepita in modo completamente diversa rispetto alle pettorine commerciali per l’uso comune e dove il cane non deve tirare.
Avete mai notato quando due cani si azzuffano, come si strattonano e trascinano… O quale cane non adora giocare a tira e molla con un giocattolo? Con questi giochi è più facile che si danneggiano i denti che la colonna cervicale, altrimenti la specie canina si sarebbe estinta per mancanza di successo durante la caccia. Ergo: Il rachide cervicale è molto mobile ed è avviluppato da una muscolatura molto ben sviluppata. Con questa mobilità perdona anche qualche strattonata laterale.
La delicata regione toracica
Simile ad un ramo di salice che appena spezzato è morbido ed elastico però essiccato si spezza senza grande sforzo, anche nell’anatomia del cane è decisivo se la forza viene esercitata su una parte muscolosa o su delle parti rigide dove sotto la pelle le ossa sono poco protette. Cosa caratterizza questa regione del corpo? Il torace è il portatore della pettorina. Il torace è costituito da 13 vertebre toraciche. Da ciascuna vertebra parte una coppia di costole che fa un grande arco verso il basso. Allo sterno, che è fatto di piccole ossicine simili a vertebre, le costole si riuniscono più o meno direttamente e chiudono il torace. Le ossa dello sterno formano una sezione mobile. Lo sterno umano invece è una piastra ossea rigida. Sui lati a destra e sinistra si trovano le scapole, che sono collegate solo con dei muscoli. Un collegamento osseo come la clavicola umana manca al cane. Le scapole formano dalla parte davanti assieme all’omero le articolazioni scapolo-omerale. Si possono sentire bene alla parte anteriore del torso a destra e sinistra allo sterno centrale. Qua pizzica. Quando parti delle pettorina sfregano o calcano nelle ascelle possono verificarsi lesioni o irritazioni.
Nastri che scivolano
Guardando bene si può notare che ad ogni passo c’è abbastanza libertà di movimento per il cane. Se le articolazioni della spalla sono limitate per influenza esterna, come ad esempio la pettorina norvegese, non solo disagio al cane (quale donna non ha mai imprecato per una bretella del reggiseno che era scivolata giù? E andare a fare sport così?) ma crea anche uno sforzo maggiore alle articolazioni sottostanti, soprattutto alle articolazioni del gomito. Le scapole si muovono decisamente avanti e indietro, così che strisce di tessuto che poggiano qui disturbano la naturale economia di movimento. Adesso la cintura del petto poggia sullo sterno, o almeno dovrebbe. Chi non ha mai provato a mettere una tavola in equilibrio su un rotolo? Al minimo movimento del rotolo la tavola scivola giù. Molto simile è la situazione della cintura toracica della pettorina. Visto che il cane è una creatura mobile, la cintura toracica non ha nessuna chance di rimanere sullo sterno. Scivola da una parte e calca sulle articolazioni molto delicate tra costole e sterno. O scivola nelle ascelle. Qua scorrono importanti nervi e vasi sanguigni che forniscono le gambe. Se parti della pettorina producono pressione o sfregamento nelle ascelle possono manifestarsi lesioni ai muscoli e/o irritazioni dei nervi fino alla paralisi.
Però nemmeno costole e sterno gradiscono la pressione.
Le cinghie di gran parte delle pettorine limitano le articolazioni di spalla e gomito.
Limitazione della respirazione
Le cinghie laterali del petto portano, in caso di una tirata laterale del cane, maggior peso sullo sterno mobile del cane. Inoltre queste cinghie scorrono sopra le costole. La funzione delle costole è di allargarsi e contrarsi nuovamente per produrre la sovra-e sotto -pressione nel torace, necessaria per la respirazione. Ancora una domanda alle signore: come ci si sente quando si deve correre con un reggiseno di una circonferenza minore del necessario? Ai signori manca il fiato solo al pensiero di una tale restrizione. Ora mi verrà probabilmente ribadito che non bisogna stringere la pettorina così tanto. Ma anche il solo fatto di tirare al guinzaglio è sufficiente per avere come effetto una limitazione della respirazione. Un altro fattore a provocare disagio sono le grosse fibbie di molte pettorine che poggiano sulle costole. Se non si toglie subito la pettorina quando il cane si deve o vuole sdraiare, le fibbie calcano sul periostio sensibile delle costole. A chi piace dormire sulle briciole, per non parlare di cosettine in metallo e plastica?
Con la schiena lunga
Anche chi pensa di proteggere la lunga schiena del suo bassotto purtroppo si sbaglia! Il fattore decisivo è che sorge una piega (spezzatura) della colonna vertebrale: l’occhiello del guinzaglio si trova sopra la parte centrale/posteriore della colonna vertebrale toracica. La direzione di tiro, e quindi l’angolo di leva, dipende dall’altezza del cane in relazione all’altezza del conduttore. Più piccolo è il cane, maggiore è la piega della colonna vertebrale a guinzaglio teso. Le misurazioni di pressione hanno dimostrato che la distribuzione di pressione più risparmiante si raggiunge con un collare largo e morbido in cui tutte le fibbie e l’occhiello del guinzaglio sono posizionato sulla parte superiore del collo.
Decidete voi stessi
Ci sono solo alcune eccezioni mediche per le quali è giusto scegliere la pettorina. Queste includono infortuni o malattie al collo, anche la tendenza al collasso tracheale (instabilità della trachea). Detto questo: scegliete voi gli attrezzi per condurre il vostro cane da un altro punto di vista che non sia per moda o imposto dalle rigorose regole di un campo d’addestramento.
Ognuno deve decidere da solo cosa sembra il mezzo migliore per ogni singolo cane.
Britta Kutscher, nata nel 1965, è una fisioterapista qualificata e osteopata per cani e cavalli. Ha dei cani da più di 20 anni, pratica sport cinofilo e usa il suoi due amici su quattro zampe come co-terapeuta. Nata a Dortmund lavora nel suo studio privato come fisioterapista a Karby sul mar Baltico.
Tradotto dal tedesco, traduzione di Alexandra Braaz.
Fonte:
“Der Hund” 7/10. Redaktion DER HUND Wilhelmsaue 37-10713 Berlin Fax: 0 30/4 64 06-3 13 E-Mail: derhund@bauernverlag.de